Il disegno, la pittura e la scultura sono le mie forme di comunicazione con il mondo: mi permettono di esprimere le mie emozioni e i miei stati d’animo, o semplicemente rappresentare quello che mi colpisce, rappresentano un bisogno fisiologico irrinunciabile e mi galvanizza l’idea di non sapere quale sarà il risultato finale e quali sensazioni potrà suscitare il mio lavoro nel fruitore.
Le mie fonti d’ispirazione sono la figura umana, i volti, gli sguardi, m’intrigano le espressioni sia umane che animali; allo stesso tempo sono affascinato dalla precisione e dalle infinite forme e colori di fiori e piante.
Una volta che ho scelto un soggetto cerco di realizzarlo il più fedelmente possibile e mano a mano che vado avanti sento il bisogno di inserire segni, linee o macchie di colore che sono il frutto della mia immaginazione.
Nei miei astratti, che ho chiamato “Banaker”, non c’è un progetto predefinito: tutto il processo creativo è molto istintivo e legato alle sensazioni che provo in quel momento. Banaker è la sintesi di due parole: banalità e kermesse!
Utilizzo indistintamente matite, penne, pennarelli, acquerelli, acrilici, ecoline e colori a olio oltre che argilla, gesso, vetroresina e marmo.